Rossi
Mazzi, Bicchieri
Bernardi
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I ravanelli non sono frutti, bensì radici: sono infatti la parte commestibile di una pianta (il Raphaus Sativus, famiglia delle Brassicacee) detta brassica, ad accrescimento molto rapido: tra la semina e la raccolta possono infatti passare anche solo 4 settimane. I ravanelli possono essere di diverso colore (rosso o bianco), forma e grandezza e sono molto ricchi di sostanze nutritive: contengono vitamina B, vitamina C, potassio, fosforo, calcio e ferro. Molte le proprietà attribuite loro: favoriscono il sonno, fanno bene all’asma, inoltre aiutano la digestione, la depurazione e la diuresi.
I ravanelli possono essere conservati in diversi modi:
- In frigorifero – Una volta lavato e asciugato bene, il ravanello può essere conservato in frigo, in un sacchetto di plastica sigillato, fino a 10 giorni.
- Sott’olio – Lavati accuratamente i ravanelli, occorre eliminare le estremità e coprirli lasciandoli spurgare per qualche ora. Vanno poi risciacquati, scottati in acqua bollente e salata e, una volta raffreddati, conservati in
barattoli sterilizzati e coperti completamente in olio. Possono essere poi conservati previa bollitura dei barattoli per poco meno di mezz’ora. - Sott’aceto – Dopo aver lavato e asciugato i ravanelli (si possono anche tagliare a metà quelli più grandi), riporli in un barattolo e ricoprirli con una soluzione di aceto, zucchero e sale che avrete già fatto bollire in
precedenza. Una volta chiuso il barattolo, va fatto riposare per mezza giornata e poi conservato in frigo.
Come prepararli?
Apprezzato per il sapore piccantino e il retrogusto amarognolo, il ravanello conferisce un carattere particolare a moltissimi piatti. Per rendere i ravanelli più croccanti li si può mettere in acqua ghiacciata per alcune ore prima di utilizzarli, il che li rende anche più facili da tagliare. Perché siano più digeribili, è consigliabile condirli con abbondante succo di limone. Possono anche essere cotti saltandoli in padella con del burro o aggiungendoli a minestroni di verdure.
Dall’antichità ai giorni nostri
Già ai tempi degli Egizi si faceva uso del ravanello in cucina, così come ne conoscevano le virtù gli antichi Greci e Romani, che lo utilizzavano per calmare la tosse e favorire la digestione. I ravanelli sono utili per la purificazione del sangue, come disintossicanti e come calmanti per il sistema
nervoso.